sabato 17 febbraio 2007

Scosse di Assestamento!!!


Da qualche anno a questa parte, la società sta vivendo periodi difficili, confusionari , dove si ha la sensazione quasi di vagare nel buoi.

Avvenimenti che si sono succeduti, come l'11 settembre, l'euro, la globalizzazione che sempre di più sta prendendo forma all'interno dello scenario mondiale, hanno provocato inequivocabilmente un terremoto sociale.

La paura ha preso il sopravvento all'interno della nostra vita quotidiana, provocando diffidenza, egoismo, pessimismo; con l'apertura dei mercati nazionali si è assistito ad un vero e proprio cannibalismo tra aziende, dove "solo il più grande sopravviverà", comportando conseguenze drastiche per le piccole medie imprese; i giovani sentono di non avere più futuro, di riuscire difficilmente a trovare un posto di lavoro dignitoso, di non riuscire ad ottenere quello che gli spetta di diritto. Con la costituzione dell'UE, secondo teorie economiche, per evitare che ci siano degli squilibri (o meglio degli shock asimmetrici) tra i diversi paesi apparenti all'UE, quest'ultimi dovranno sempre di più assomigliarsi, sicuramente non nell'aspetto esteriore, ma quanto nel mercato del lavoro, nel mercato finanziario, nei sistemi giuridici, insomma stabilire pari opportunità, diritti, doveri per tutti i cittadini europei.

Insomma ci troviamo nel bel mezzo di una fase di scosse di assestamento, e l'unica cosa che ci rimane da fare è di sperare che non arrivi una scossa troppo forte.

lunedì 12 febbraio 2007

La Ragione come forma più alta di libertà

Il trionfo della Ragione di Sandro Chia (2003)



Il perchè dell'appello alla ragione, sta nel fatto che il più delle volte i nostri comportamenti, le nostre riflessioni, vengono sporcate da interferenze, che rovinano la visione chiara delle situazioni. Ciò si ricollega ai pregiudizi, perchè molti di noi, per esempio, giudicano dei fatti, come positivi, solo perchè a ribadirlo sono persone del loro stesso schieramento politico. Questo è un esempio, ma possiamo rifarci anche a piccole situazioni che capitano ogni giorno, in cui agiamo con lo stesso principio. Dobbiamo capire che l'intelligenza è la forma più alta di libertà, perchè riuscire a immagazzinare informazioni, usando la ragione come filtro, ci porterebbe a vivere in una società migliore, senza pregiudizi, e forse anche facendo diminuire l'ingiustizie.
(Rimando ad un altro post il discorso sulla politica, perchè penso per l'importanza che abbia all'interno di una società, sia doveroso rifletterci con calma).

Usare la ragione significa anche valutare se un argomento possa essere di facile trattazione oppure si abbisogna di un più alto stato di conoscenza, dico questo perchè si è abituati a sentir parlare "di tutto da tutti", quindi mettendo in mostra un altro lato negativo del nostro essere, che sempre di più sta prentendo il sopravvento nella nostra società, l'arroganza.
Una cosa mi ha insegnato l'università, che prima di parlare di un argomento, bisogna conoscerlo, non dico benissimo, ma almeno bene, cosa che invece da quanto vedo non succede mai.
Se parliamo di cose che conosciamo poco, o meglio solo per sentito dire, stiamo esprimendo sempre un pensiero che non è il nostro, perchè non ce lo siamo fatto, ci siamo fidati di quello che abbiamo sentito, anche senza esserne sicuri se era giusto o meno.

Quindi per essere veramente liberi bisogna affidarsi alla ragione.

domenica 11 febbraio 2007

L'ingiustizzie der monno

La cosa che più mi da fastidio è il pregiudizio delle persone, la loro ipocrisia, che non fanno altro che accrescere l'ingiustizia nel mondo. penso che questa poesia di Trilussa possa racchiudere in poche righe il fiume di parole che scivolerebbe dalla mia bocca.


L'ingiustizzie der monno

Quanno che senti di' "cleptomania"
è segno ch'è un signore ch'ha rubbato:
er ladro ricco è sempre un ammalato
e er furto che commette è una pazzia.

Ma se domani è un povero affamato
che rubba una pagnotta e scappa via
pe' lui nun c'è nessuna malatia
che j'impedisca d'esse condannato!

Così va er monno! L'antra settimana
che Yeta se n'agnede cór sartore1
tutta la gente disse: - È una puttana. -

Ma la duchessa, che scappò in America
cór cammeriere de l'ambasciatore,
- Povera donna! - dissero - È un'isterica!...

1) Fuggì col sarto.

A Massimo Troisi



Prima di iniziare il mio grido di insofferenza, volevo fare un omaggio ad una persona che con la sua voce e il suo modo di fare ha sfiorato delicatamente la mia anima.



volevo ricordarlo con una poesia scritta dal miglior artista contemporaneo, nonchè suo grande amico.



Una poesia di Roberto Benigni. A Massimo Troisi

Non so cosa teneva "dint'a capa",intelligente, generoso, scaltro,per lui non vale il detto che è del Papa,morto un Troisi non se ne fa un altro.Morto Troisi muore la segreta arte di quella dolce tarantella, ciò che Moravia disse del Poeta io lo ridico per un Pulcinella.La gioia di bagnarsi in quel diluvio di "jamm, o' saccio, ‘naggia, oilloc, azz!"era come parlare col Vesuvio, era come ascoltare del buon Jazz."Non si capisce", urlavano sicuri,"questo Troisi se ne resti al Sud!"Adesso lo capiscono i canguri,gli Indiani e i miliardari di Holliwood!
Con lui ho capito tutta la bellezza di Napoli, la gente,
il suo destino, e non m'ha mai parlato della pizza, e non m'ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo fra ciò che il mondo dona di più caro,ha fatto più miracoli il tuo verbo di quello dell'amato San Gennaro



GRAZIE MASSIMO...